OSTARA
Nella luce crescente e chiara, la magia dello sbocciare del nuovo inizio.
Nell’equilibrio e nell’armonia di luce e tenebra, la natura si risveglia e si rigenera con la grazia e la vitalità della primavera.
Un mondo nuovo, ricco di promesse, di fertilità, di apertura, di nuove possibilità e colori.
Le campanelle richiamano questo risveglio e, traendo spunto dagli insegnamenti di Thich Nhat Hanh, la campana della consapevolezza può essere un piccolo rituale di presenza e ritorno a sé.
“Ascolta, ascolta, questo suono meraviglioso mi riporta alla mia vera casa”
Vogliamo fare tesoro di ogni momento della nostra vita, vogliamo fare tesoro di ogni minuto.
Ogni secondo contiene in sé molti gioielli e se li osserviamo da vicino in ogni secondo vediamo il cielo, la terra, gli alberi, le colline, il fiume e l’oceano: così belli!
Senza consapevolezza sprechiamo il tempo che abbiamo. Vogliamo vivere fino in fondo ogni momento che ci è dato e campana della consapevolezza e il respiro ci possono aiutare a farlo.
Ci aiutano a tornare a noi stessi, generare l’energia della pace e della gioia, la campana è un’ambasciatrice di pace e felicità.
Viene usata l’espressione “invitare la campana” per invitare con rispetto questa ambasciatrice a condividere con noi il meraviglioso suono che ha già dentro di sé.
Quando lo sentiamo possiamo respirare e ripetere:
(Inspirando) Corpo, parola e mente in perfetta unità
(Espirando) Affido il mio cuore al suono di questa campana
(Inspirando) Possa chi l’ascolta risvegliarsi dalla dimenticanza
(Espirando) E trascendere ogni ansia e dolore
oppure:
(Inspirando) Sono veramente qui con la mente e il corpo uniti
(Espirando) Desidero che questo suono della campana aiuti me e gli altri e sentirsi calmi e felici
oppure:
(Inspirando) Sono calmo
(Espirando) Sorrido
Ascoltare il suono della campana significa ascoltare la voce della comprensione e della compassione in noi, ci richiama casa e ci ricorda di essere in pace con noi stessi e con il mondo.
Mentre respiriamo questo suono meraviglioso ci riporta alla nostra vera casa, il Cuore, il momento presente, dove possiamo accedere alla vita.
Torna a casa, torna te stesso, non ti perdere nella rabbia e nella frustrazione. Nella nostra vera dimora ci sentiamo in pace, possiamo rilassarci di essere noi stessi.
“Essere semplicemente dove sei, occupare lo spazio dove ti trovi, tornare a casa e riposare”(Osho)
Si. I suoni sono fonte di risveglio. Nella pratica di Thich Nath Hanh e, più in generale in ogni pratica, i suoni aiutano le nostre memorie ataviche a ricomporsi. Succede anche nel contatto con la natura che è “memoria primigenia”. Quindi la Primavera è i suoni possono essere “doppia” occasione di risveglio e consapevolezza della non separazione. Grazie Barbara A presto