Yule, spirale di luce dal profondo




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YULE, SPIRALE DI LUCE DAL PROFONDO

Dalla meditazione della spirale dell’Avvento “…cammina portando con te la tua lucina, una candelina che rappresenta la luce del tuo cuore. Accendila una volta arrivata al centro, a contatto con la grande luce che è simbolo del Natale e della nascita del bambino Gesù, il bimbo che rappresenta tutti noi bambini. Ritorna sui tuoi passi e lascia sul percorso in dono la candelina che hai acceso al centro: la tua luce rimane accesa nel Cuore.

Lascia e dona questa luce, come se tu stessi donando te stesso: sei un dono. Pensa ad una tua caratteristica bella che puoi donare agli altri. Puoi essere te stesso, donare chi sei agli altri nella gioia. Questo è il dono del Natale, il vero regalo è il tuo sorriso, un bacio di amore e felicità a chi ami.

Hai acceso la tua luce dentro di te per vedere meglio chi sei e le tue caratteristiche più belle. Nello stesso tempo hai messo a disposizione  degli altri la tua luce, lasciandola nel percorso al ritorno, hai offerto il tuo dono e regalo.
Ricorda di questa luce come le lucine dell’albero di Natale, parti luminose di te da offrire al mondo.

Ora che è buio serve la tua luce, la tua bellezza. E la luce torna a splendere.
Ricorda di questo dono ogni sera nelle feste fino all’Epifania, ricorda la  gioia, la felicità di essere chi sei e di essere con chi ami.
Rimani in contatto con la tua luce, la tua bellezza, il dono di questa giornata e la bellezza di vivere le feste insieme…

@il_cielo_riflesso

Meditazione di Samhain, nel calore del centro




Autunno_Samhain

MEDITAZIONE DI SAMHAIN, NEL CALORE DEL CENTRO

In una posizione comoda, chiudi gli occhi e porta la tua attenzione al respiro e al rilassamento del tuo corpo comodo.
Respira profondamente, lasciando che l’aria arrivi fino alla pancia e esca con calma.
Quando sei in uno stato di quiete porta la tua attenzione sui tuoi occhi, lascia che rimangano chiusi, senti che sono distesi e puoi guardare il buio che si è creato.
In questo stato di buio puoi immaginare di essere una foglia che si è goduta l’estate al sole, verde e brillante, puoi immaginare di essere stata su una pianta robusta accarezzata dal vento e dal sole.
Sei nata come tenera gemma in primavera e sei stata una foglia allegra sull’albero al sole estivo.
Alla fine dell’estate sei cambiata, hai preso un colore giallo e poi rosso, il tuo colore dorato ha colorato di caldo i boschi tutto intorno a te.
Il calore del sole è entrato nella tua linfa di foglia e ora puoi immaginare di staccarti dal ramo e scivolare lentamente verso terra. Flùttui nell’aria e ti lasci andare.
Sei arrivata a terra ora, a contatto con la madre terra che dona sicurezza e solidità tutto intorno. Ti appoggi al suo calore e contribuisci a mantenerlo, immagina di essere una coperta calda sulla terra che cura e nutre la tua pianta.
Ora è tempo di riposare qui, al caldo della terra, come avvolta in una coperta.
Una festa allegra è stata l’estate, un’altra festa è in corso ora, quella che con la gioia nel cuore porta al riposo della terra, al letargo degli animali, al riparo dal freddo che arriva.
Nel buoi degli occhi di questo momento sei in contatto con le giornate che si accorciano e il riposo nella notte sotto una calda coperta.
Fai un respiro profondo e goditi questo momento di abbraccio della terra calda come una coperta, goditi questa occasione di riposo, al centro del tuo cuore.
Fai ancora un respiro profondo e, sorridendo dolcemente, apri gli occhi, ringraziando di questo abbraccio sicuro e caldo con la terra che ora riposa e nutre nel profondo.

Irene @il_cielo_riflesso
Meditazione per adulti e bimbi

Mabon, nell’armonia




Mobon Laura OgameRMABON, NELL’ARMONIA

Mabon coincide con il periodo dell’Equinozio d’Autunno.

È un tempo di equilibrio in cui la notte e il giorno sono ugualmente suddivisi e con loro maschile e femminile, materia e spirito, Dio e Dea.
In armonia con la fine della mietitura, inizia con Mabon un tempo di raccoglimento interiore, di meditazione e di bilanci durante il quale possiamo dedicarci ad onorare i frutti raccolti lasciando andare, come fa Madre Natura con le sue foglie, ciò che per noi ha concluso il suo compito.

 

Disegno di Laura Bellia, creato per il gioco dell’Ogame di Wyrd

Lughnasadh, raccolto e abbondanza




LUGHNASADH, RACCOLTO E ABBONDANZA

lughnasadh2All’insegna dell’abbondanza del raccolto e della festa del pane, ringraziamo, oggi e in ogni momento di condivisione.

Lughnasadh, chiamata anche Lammas (nome medievale cristiano per questa festa che significa “Massa di Pagnotte” perchè era il giorno in cui le prime pagnotte venivano infornate e posizionate sugli altari delle chiese come offerte, un giorno rappresentativo dei “primi frutti”) o Festa del raccolto, è uno dei passaggi della ruota dell’anno celtica rappresentava un momento di grande intensità per i popoli che vivevano di agricoltura, segnava l’inizio della stagione dei raccolti: il momento della mietitura del grano e la raccolta dei frutti della terra significavano abbondanza e garantivano la sopravvivenza durante i freddi mesi invernali. 

Festeggiarla simboleggia un ringraziamento alla Terra per i suoi doni e i riti miravano ad assicurare stagione di frutti generosi. 

Si onoravano sia il principio maschile che femminile:  il Dio Lugh associato al Sole e Dio della fertilità agricola e Arianrhod Dea della Luna e dell’aurora.

Lo spirito del Dio è nel grano, la sua linfa viene versata sui campi: simbolicamente il Dio muore nella raccolta per rivivere in futuro nei suoi stessi germogli:  è un ciclo di morte e rinascita associato al grano

Si celebra questo periodo dell’anno onorando l’estate: caldo, crescita, abbondanza, lavoro e gioco che ovviamente accompagna tutti questi elementi.

Lunghe ore di luce diurna, giardini rigogliosi, frutti del raccolto, verdure, erbe, conservazione.
Si celebra l’estate avendo però già un occhio all’inverno che verrà. La celebrazione di questo Sabbat è una pausa per rilassarsi e aprirsi ai cambiamenti della stagione, così da essere tutt’uno con le energie della Terra e ottenere quello che si desidera

Ai giorni nostri la festa di Lughnasadh coincide con l’inizio delle ferie estive, la pausa più importante di riposo annuale, non si partecipa più alla mietitura ma l’anno di lavoro si conclude e si stempera in questa pausa estiva di riposo, è il tempo del riposo ristoratore e del bilancio del raccolto personale: è il momento del ringraziamento per l’abbondanza ricevuta durante l’anno.